martedì 12 giugno 2012

Una breve sintesi


Questo blog intende rappresentare in maniera originale il significato della parola unire, cercando nel vasto mondo del web i vari significati, i personaggi, gli episodi storici ed esempi che possano mostrare le varie coniugazioni di questo concetto.
Nel corso della mia ricerca mi sono imbattuto in scoperte e nuove nozioni a cui probabilmente non sarei venuto a conoscenza senza la creazione di questo blog.
Una delle cose più sorprendenti è quanti molteplici significati e moltissime sfumature possano derivare da un'unica parola.
Infatti un'unione può essere dovuta a molteplici fattori come spiegato nel glossario ragionato. Inoltre oltre alle unioni di persone vi sono anche le unioni di animali o semplicemente di cose.
Durante questa mia ricerca ho inoltre potuto constatare come il web possa risultare utile senza essere troppo dispersivo. Chiaramente per organizzare bene il proprio lavoro bisogna focalizzare l’attenzione sui concetti chiave.

  

Un glossario ragionato


Unire per:


 
-Un unione per un credo o una fede

Un' unione derivante dal condividere la stessa religione.

-Un unione per un sentimento

Un'unione per amore (matrimonio) o per affetto, ma anche essere uniti da un'amicizia, dal condividere interessi comuni.

-Un unione per fattori culturali

Uniti per lingua, tradizioni, usi e costumi simili

-Un unione per un’idea

Essere uniti in quanto si condividono le stesse idee e gli stessi valori.


Parole Chiave:

Famiglia - Religione - Sport - Politica - Lingua - Chiesa - Ideale - Gioco - Società - Tradizioni - Lotta



Abbecedario

A come Amore

 

B come Bandiera

 

C come Colla

 

D come Dio

 

E come Entità

 

F come Famiglia

 

G come Gruppo

 

H come

 

I come Internet

 

L come Legame

 

M come Matrimonio

 

N come Nazione

 

O come Ordine (religioso)

 

P come Patto

 

Q come

 

R come Religione

 

S come Scotch

 

T come Terra

 

U come Unione

 

V come Vincolo

 

Z come Zona


Personaggi storici protagonisti in unificazioni


Tra i personaggi che hanno contribuito alle varie unificazioni di popoli e o territori metterei:

 
- Garibaldi e Vittorio Emanuele II fautori dell’unificazione del regno d’Italia



- Maometto perchè ha unito le tribù delle popolazioni arabe

- Carlo Magno in quanto ha unito il sacro romano impero

Unire nel...

Sport


Anche nello sport come in parecchi giochi di squadra è necessario unire le proprie forze per ottenere i risultati. Pur se in ruoli diversi i componenti della squadra non giocano per sé stessi ma in comune affinchè riescano nel loro obiettivo.

Politica

I partiti politici e molte associazioni si propongono di unire la gente intorno ad un ideale o ad un programma politico.

 Religione

La religione spesso unisce gruppi di persone in un unico credo.
L’ecumenismo ad esempio è un movimento culturale, religioso che ha lo scopo di riunire le varie chiese cristiane.


Società

Attraverso il matrimonio un uomo e una donna si uniscono per dar vita a una nuova famiglia.

 

Un gruppo di persone può essere unito per:

-Lingua,
-Nazionalità,
-Religioni,
-Idee politiche,
-Cultura, etcc.

Nella Storia



Cenni storici sul processo di unificazione Europeo

La costituzione di entità statali o parastatali che comprendessero l'intero territorio europeo può essere fatta risalire a periodi storici ben antecedenti rispetto alla fondazione dell'Unione europea. Il primo organismo di tale genere è certamente l'Impero Romano, che tuttavia non condivideva la medesima estensione geografica dell'Unione (essendo incentrato sul mar Mediterraneo); inoltre le conquiste territoriali romane dipendevano dalla potenza militare dell'Impero, e le province annesse dovevano sottostare a un'amministrazione statale fortemente centralizzata.
Esempi successivi includono l'Impero dei Franchi di Carlo Magno, il Sacro Romano Impero (una struttura meno omogenea, che era caratterizzata da un'amministrazione decentrata) e l'unione doganale che si venne a creare sotto il dominio di Napoleone dopo l'anno 1800.
Una delle prime proposte di riunificazione pacifica del continente sotto l'egida di un'unica istituzione sovranazionale fu avanzata dal pacifista Victor Hugo; a ogni modo, l'idea cominciò a prendere fortemente piede solamente dopo le due guerre mondiali, guidata dalla determinazione a completare rapidamente la ricostruzione dell'Europa ed eliminare l'eventualità di nuovi, futuri conflitti fra le sue nazioni. Esemplare in tal senso fu il Manifesto di Ventotene, redatto al confino da Ernesto Rossi e Altiero Spinelli.
Furono fondamentalmente considerazioni di questo tipo a portare, nel 1951, la Germania dell'Ovest, la Francia, l'Italia e gli stati del Benelux a istituire la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio, entrata in vigore nel 1952.
La prima unione doganale fra paesi europei, la cosiddetta Comunità Economica Europea, fu istituita mediante il Trattato di Roma del 1957 e implementata nel 1958; successivamente rinominata Comunità europea, è stata uno dei "tre pilastri" dell'Unione europea, secondo i dettami del Trattato di Maastricht che ha introdotto l'unione politica, nei campi della Giustizia e affari interni e della Politica estera e di sicurezza comune.


 
Unità e scissione  sindacale nel dopoguerra
La prima esperienza unitaria ebbe inizio nel giugno del '44 con il Patto di Roma e la costituzione del sindacato unitario Cgil promosso da un accordo tra le componenti comunista, socialista e democristiana (prosecuzione dell'unità interclassista del CLN). L'orientamento della politica sindacale risultato da questa convergenza unitaria non tardò a manifestarsi con la ripresa dell'offensiva capitalistica: anche allora le "superiori esigenze" della ricostruzione e il ricatto della rottura dell'unità operavano come elemento di pressione nei confronti di una base combattiva e non disposta a subire passivamente le richieste della Confindustria, che, invece, la Cgil unitaria accolse coi contratti del '45 e '46. Assai prima che le "sinistre" fossero escluse dal governo, l'unità sindacale si andava svuotando per l'influenza esercitata dalla borghesia e dal suo corso iniziale di ripresa all'interno dell’"unitario" movimento operaio ufficiale attraverso la pressione sulle componenti sindacali dell'ex-CLN più direttamente legate alla logica capitalistica e per la contraria pressione, da parte della base operaia tradizionalmente più combattiva, per "contrattare", perlomeno, qualcosa di consistente, in termini di salari, norme di lavoro, occupazione e… "potere" in cambio della disponibilità a fare "il proprio dovere" sull'altare della ripresa stessa.
La rottura non tardò a venire nel '48 e all'inizio degli anni '50 nacquero la Cisl e la Uil. Il loro programma era caratterizzato chiaramente in senso filo-padronale e governativo (significativo, ad es., che uno degli elementi costitutivi del "nuovo sindacato" fosse un NO deciso allo "sciopero generale che costituisce un atto eversivo in quanto paralizza la vita del paese"). Le attuali posizioni di Cisl e Uil hanno un profondo ed inequivocabile radicamento nella loro tradizione: queste confederazioni nascono già "scissioniste" rispetto agli interessi del proletariato.
Gli anni '50 furono quindi complessivamente segnati da un clima di forte repressione antioperaia, dalla divisione sindacale (accordi separati Confindustria-Cisl e Uil) e dalla politica di rigida centralizzazione contrattuale che determinò la latitanza del sindacato dai luoghi di lavoro. Il giudizio operaio sui sindacati filopadronali si sostanziava intanto di sempre maggiori e significativi elementi; nel '62 gli operai di Torino espressero praticamente questo loro giudizio con l'assalto alla sede Uil di Piazza Statuto. Ma già nella seconda metà degli anni '60 iniziò una progressiva ricucitura dei rapporti fra le tre confederazioni, l'unità d'azione diventava un dato caratterizzante l'iniziativa sindacale.
Il veloce sviluppo economico e la grande ondata di lotta del '68-'69 incidevano sugli stessi sindacati, fin dentro alla Cisl e alla Uil, che, sotto la spinta delle categorie operaie, svilupparono ampi processi di ridefinizione e "radicalizzazione", non senza rotture e contraddizioni notevoli; e così sull'onda delle lotte realmente unitarie alla base si rideterminavano anche i rapporti fra le tre confederazioni; fino al punto di prospettare la possibilità di un’"unità organica" di costruire un sindacato unitario. I Consigli generali di Cgil, Cisl e Uil fissarono per il 1972 la data di scioglimento delle singole organizzazioni e per il 1973 il congresso di unificazione. Ma queste date rimasero - e non potevano che rimanere - sulla carta: la rappresentanza di interessi sociali distinti, le diverse strategie sindacali e politiche, le diverse tradizioni non rendevano possibile, neanche allora l'ambizioso progetto di unificazione. Al posto dell’"unità organica" nel '72 si formò la più modesta Federazione Unitaria, il processo di unità aveva raggiunto il suo culmine.
L'unità sindacale era nata su un ciclo economico in espansione che permetteva delle "concessioni" da parte del capitale; dal momento in cui, dalla metà degli anni '70 e in modo progressivamente più acuto negli anni '80, quel ciclo economico si è andato esaurendo e al posto delle "concessioni" è subentrato un attacco sempre più duro alla classe, quell'unità ha perso le sue basi di esistenza. Un conto infatti è seguire e "controllare" la radicalizzazione proletaria in periodi in cui è possibile una qualche forma di "redistribuzione dei redditi", altro è farlo in periodi in cui la borghesia, per salvaguardare e rilanciare il profitto, deve attaccare in tutti i campi il proletariato. E la crisi stessa rende via via impraticabile l'unità sindacale: interessi operai e interessi borghesi si divaricano, gli spazi di mediazione si riducono, riemergono le vecchie e mai scomparse differenze di fondo fra le confederazioni, si accentuano le divaricazioni. I sindacati storicamente filopadronali e filogovernativi si attrezzano organicamente a contrastare la possibilità di una radicalizzazione della classe, mentre le forze "operaio"-borghesi possono, in certi casi, essere spinte persino ad anticiparla e promuoverla, proprio per dar forza alla propria prospettiva "operaia" di gestione del sistema borghese (che è questione non solo ideologica, ma di basi sociali di riferimento, e supporto).
La vicenda della scala mobile ha rappresentato, in questo senso, un primo ben preciso indicatore. Cisl e Uil accettano "tranquillamente" il taglio della scala mobile, si schierano apertamente col fronte padronale e governativo e sabotano attivamente quello proletario. La Cgil, in quanto forza "operaio" -borghese, non può aderire all'intesa con il governo pena l'impossibilità di mantenere un rapporto con la sua base sociale, in quanto quell'accordo (senza concessioni!) non offre alcuna contropartita immediata e, anzi, impone il metodo del "decisionismo" governativo, rompendo con la prassi della "ricerca del consenso".


Nei Luoghi



 Bandiera dell'Unione Europea.

 
Bandiera dell' ONU. 

 

Bandiera e statua della Libertà: due simboli degli Stati Uniti.


Teano: luogo di incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II che ha sancito l'unità d'Italia. 

       

Luoghi di culto che rappresentano luoghi di incontro e quindi di unione per i fedeli.

Nella Narrazione


Nelle Favole

 

Il padre e i suoi figli


Un padre aveva una famiglia di figli che litigavano continuamente tra loro. Quando non riusciva a guarire le loro dispute con le sue esortazioni, decise di dare loro una illustrazione pratica dei mali del non essere uniti; e per questo scopo, un giorno, disse loro di portarli un fagotto di rami. Quando i figli lo ebbero fatto. Quando i figli lo ebbero fatto, mise il fascio nelle loro mani e ordinò di romperli in pezzi. Essi provarono con tutta la loro forza, e non riuscirono a farlo. Lui allora aprì il fascio, prese i rami uno per uno, e li rimise nelle mani dei suoi figli, che li spezzarono facilmente. Quindi indirizzò loro queste parole: "Figli miei, se mi darete retta, e sarete uniti come questo fascio di rami per assistervi l'un l'altro, i vostri nemici non potranno ferirvi; mase vi dividerete tra voi stessi, sarete rotti facilmente come questi rami".

Morale: L'unione fa la forza.



     Esopo


Nella Letteratura


Non sia mai ch' io ponga impedimenti
all' unione di anime fedeli; Amore non e' amore
se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l' altro si allontana:
Oh no! Amore e' un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
E' la stella guida di ogni sperduta barca,
il cui valore e' sconosciuto, bench' e' nota la distanza.
Amore non e' soggetto al Tempo, purche' se labbra rosee
e gote dovran cadere sotto la curva lama;
Amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
se questo e' errore e mi sara' provato
io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato..
      
Shakespeare- sonetto n 116

 
Nei Film
 

 The Avengers: quando l’unione fa la forza 

 

       


      I Muppet: l'unione fa la forza


Nei fumetti




Uno per tutti, tutti per uno.

 
Nelle Canzoni
 Imagine
“Imagine there’s no heaven
It’s easy if you try
No hell below us
Above us only sky
Imagine all the people
Living for today…
Imagine there’s no countries
It isn’t hard to do
Nothing to kill or die for
And no religion too
Imagine all the people
Living life in peace…
You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will be as one
Imagine no possessions
I wonder if you can
No need for greed or hunger
A brotherhood of man
Imagine all the people
Sharing all the world…
You may say I’m a dreamer
But I’m not the only one
I hope someday you’ll join us
And the world will live as one”.


Traduzione.
” Immagina non ci sia il paradiso
è facile se provi
nessun inferno sotto di noi
sopra solo il cielo
immagina che la gente
viva solo per l’oggi
Immagina non ci siano nazioni
non è difficile da fare
niente per cui uccidere e morire
e nessuna religione.
Immagina che tutti
vivano la loro vita in pace..
Puoi dire che sono un sognatore
ma non sono il solo
spero che ti aggregherai anche tu un giorno
e il mondo vivrà in unità
Immagina un mondo senza la proprietà
mi chiedo se ci riesci
senza necessità di avidità o rabbia
una fratellanza tra gli uomini
immagina tutta le gente
condividere il mondo intero…
Puoi dire che sono un sognatore  
ma non sono il solo
spero che ti aggregherai anche tu un giorno
e il mondo vivrà in unità”.




 El pueblo unido jamàs serà vencido

El pueblo unido jamás será vencido,
el pueblo unido jamás será vencido!
De pie, cantar que vamos a triunfar.
Avanzan ya banderas de unidad,
y tu vendrás marchando junto a mí
y así verás tu canto y tu bandera
al florecer la luz de un rojo amanecer
anuncia ya la vida que vendrá.

De pie, marciar,
que el pueblo va a triunfar.
Será mejor la vida que vendrá
a conquistar nuestra felicidad
y en un clamor mil voces de combate
se alzarán, dirán,
canción de libertad,
con decisión la patria vencerá.

Y ahora el pueblo que se alza en la lucha
con voz de gigante gritando: ¡Adelante!
El pueblo unido jamás será vencido,
el pueblo unido jamás será vencido!

La patria está forjando la unidad.
De norte a sur se movilizará,
desde el salar ardiente y mineral
al bosque austral,
unidos en la lucha y el trabajo irán
la patria cubrirán.
Su paso ya anuncia el porvenir.

De pie cantar que el pueblo va a triunfar
millones ya imponen la verdad.
De acero son, ardiente batallón.
Sus manos van, llevando la justicia
y la razón, mujer,
con fuego y con valor,
ya estas aquí junto al trabajador.

Y ahora el pueblo que se alza en la lucha
con voz de gigante gritando: ¡Adelante!
El pueblo unido jamás será vencido,
El pueblo unido jamás será vencido!

la la la la la la la....

Traduzione.


Il popolo unito non sarà mai vinto!
In piedi, cantiamo, che trionferemo,/ avanzano le bandiere dell'unità/ e tu verrai a marciare al mio fianco/ così vedrai il tuo canto e la tua bandiera fiorire.
La luce di un'alba rossa/ annuncia ormai la vita che verrà.
In piedi, marciamo, che il popolo trionferà;/ sarà migliore la vita che verrà.
Conquistiamo la nostra felicità;/ in un clamore, mille voci di lotta si alzeranno;/ diranno canzoni di libertà.
Con decisione la patria vincerà.
E ora il popolo che si alza nella lotta, con voce di gigante grida: avanti!
Il popolo unito non sarà mai vinto!
La patria sta forgiando l'unità; da nord e sud si mobiliterà,/ dalle saline ardenti e minerali, al bosco australe, uniti nella lotta e nel lavoro,/ andranno, la patria copriranno.
Il loro passo ormai annuncia l'avvenire.
In piedi, cantiamo, che il popolo trionferà.
Milioni ora impongono la verità;/ sono di acciaio, ardente battaglione, le loro mani portano la giustizia e la ragione.
Donna, con fuoco e valore, tu sei qui insieme al lavoratore.
E ora il popolo che si alza nella lotta, con voce di gigante grida: avanti!
Il popolo unito non sarà mai vinto!


Nei Miti

Nella mitologia e religione greca, Era o Hera era una delle divinità più importanti, patrona del matrimonio e del parto. Figlia di Crono e Rea, sorella e moglie di Zeus, era considerata la sovrana dell'Olimpo.
Appena nata, fu brutalmente ingoiata dal padre, che intendeva ucciderla. Come tutti i suoi fratelli fu restituita alla vita grazie a uno stratagemma ideato da Meti e attuato da Zeus. Fu allevata nella casa di Oceano e Teti, e poi nel giardino delle Esperidi (o, secondo altre fonti, sulla cima del monte Ida) sposò Zeus.
 
Era la dea del matrimonio e delle fedeltà coniugale. La sua continua lotta contro i tradimenti del consorte diede origine al tema ricorrente della "Gelosia di Era" che rappresenta lo spunto per quasi tutte le leggende e gli aneddoti relativi al suo culto. La figura a lei corrispondente nella mitologia romana fu Giunone. I suoi simboli sacri erano la vacca ed il pavone
 
Era è la patrona del matrimonio propriamente detto e rappresenta l'archetipo simbolico dell'unione di uomo e donna nel talamo nuziale.


 Hera Campana - Copia marmorea romana di un originale ellenistico -  II secolo d.C. - Museo del Louvre Parigi

Nell'arte e nell'iconografia

Si può senz'altro affermare che fin dalle rappresentazioni antiche sia nelle pitture che nei disegni si usava rappresentare unioni di persone o animali.


Nell'arte primitiva


 
 Ad esempio l'unione di due animali nell'accoppiamento.


 
  Unione di due esseri umani.

Nell'arte antica

 



Due persone che si uniscono nell'occasione di un pasto conviviale.

Nell'arte medievale


 http://czz56.files.wordpress.com/2009/06/20400aa.jpg?w=300

Un semplice bassorilievo rammenta i due Apostoli Pietro e Paolo nell’atto dell’estremo abbraccio nel simboleggiare l’unione del supremo Pastore della Chiesa Universale con i più alti capi delle chiese locali.


Nel Settecento

 

Goya Rappresenta la famiglia reale riunita.


Nell'ottocento

 
 Dipinto neoclassico di Delacroix che simboleggia l'unione delle persone che si ribellano e lottano per ottenere l'indipendenza e l'autonomia dai Turchi.


Nel novecento









Il quarto Stato di Pelizza da Volpedo rappresenta l'unione del proletariato.


 
Nolde dipinse l'Ultima Cena con tecnica e stili tipici della pittura novecentesca. Rappresentazione degli apostoli e di Gesù che si riuniscono nella celebre Ultima Cena.


Nel network


 Facebook ha avuto senz'altro il merito di unire persone lontane in ogni parte del mondo.

Nella pubblicità




 Nei Francobolli



                     

Proverbi e modi di dire

Ecco qui un po' di proverbi, citazioni e modi di dire che contengono la parola unire o suoi derivati.

 

Citazioni:

 

Tra la mente che crea e le mani che costruiscono ci deve essere qualcosa. E` il cuore che deve unire le due cose.

Brigitte Helm, Metropolis.

Proverbi:

   

 Gli uomini si legano con la parola, le bestie con la corda.

 

L'unione fa la forza.

 

Con i pidocchiosi non ti unire, con gli sporchi non ti coricare.

 

Modi di dire:

Unire l'utile al dilettevole.

Uniti si vince.

mercoledì 6 giugno 2012

Parole

Definizione: http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/U/unire.shtml

Traduzioni:
unire (italiano)
to unite, to link, to join (inglese)
unir (francese)
juntar (spagnolo)
vereinen (tedesco)
juntar (portoghese)

Etimologia:

Derivati:
unione
unità
unificazione

Sinonimi:

giovedì 31 maggio 2012

SIMBOLI


Buongiorno a tutti e benvenuti nel Blog dal titolo Unire. In questo blog proverò a illustrare le varie sfaccettature della parola Unire. Partiamo dai simboli.













Simboli di cose che si intrecciano rappresentano un legame e quindi un unione.








La parola unire, come vedremo in seguito, ha più significati. In inglese ad esempio uno dei termini con cui si può tradurre è to link. Ecco quindi il simbolo di un connettore USB.